Passeggiata virtuale fra le vie di Trento.
Inutile dire che l'amarezza è tanta, così come le colpe di chi è responsabile.
Iniziamo da Via Brennero con l'ormai celebre struttura da alcuni ribattezzata "Sarajevo post bellica". Fatiscente residuo di un edificio commerciale, fa bella mostra di sé da alcuni anni.
Continuiamo con la struttura fra via Pedrotti e Lungadige Leopardi. Rimasta uno scheletro per svariati anni, è ora in fase di completamento.
Questo è uno dei grandi classici: Ex SLOI, ancora in Via Brennero. La fabbrica venne chiusa dopo il famoso incidente, nel lontanissimo 1978. Tutto è ancora lì, nulla è stato fatto. Pare che gli inquinanti siano presenti fino a15 metri di profondità. Complimenti a chi, in questi decenni, non ha fatto niente per risanare questa grande area!
Ex Ostello della Gioventù, Via Manzoni. Dopo aver cessato l'attività è diventato rifugio per extracomunitari. Venne poi murato, i problemi non si risolvono certo così, in attesa che qualcuno ne facesse un hotel. Tanti anni sono passati, nessuno si è realmente mosso per prendere in gestione la struttura che è ormai in cattive condizioni e vittima delle piante. Peccato perché si tratta di una struttura molto carina in una zona (San Martino) che avrebbe bisogno di una bella opera di rivalutazione, ma invece...
... invece San Martino e Via Manzoni raddoppiano con l'ex asilo ormai chiuso e murato (dopo il tentativo di occupazione da parte degli anarchici) da svariati anni. Uno dei pugni negli occhi più eclatanti di questa raccolta. Una struttura che dovrebbe essere usata a favore della comunità del quartiere e non solo. Un'idea? Perchè non farne una sede per le associazioni di volontariato? Avrebbero così gli spazi e la visibilità che meriterebbero e darebbero vita al quartiere. Macchè, mattoni, calce e il problema non esiste più.
Un classicissimo. Il biglietto da visita che per anni ha accolto i viaggiatori in uscita al casello di Trento Centro: l'Ex Italcementi. La struttura è stata finalmente demolita dopo svariati lustri, durante i quali ha fatto da casa per senzatetto e criminali di tutte le nazionalità. Un complesso di edifici davvero grande, in una zona (Piedicastello) a mio avviso tanto bella quanto ignorata e sottovalutata. Il Principe Vescovo Lorenzo Dellai ha già deciso: in quell'area andrà fatto il nuovo polo scolastico. Trento ha bisogno di tante cose, e quell'area sarebbe perfetta per ospitarle, ma non di un polo scolastico.
Spostiamoci verso il centro città. Questo è l'eterno buco in prossimità di Piazza Fiera. Cento progetti, nessuno dei quali realizzato. Situazione ferma da circa 15 anni.
Chiami un architetto spagnolo di grido per ridisegnare la città, lui ti inventa un bello quanto irrealizzabile progetto di boulevard per ricucire la città interrando la ferrovia. Fra le altre cose lo paghi (coi soldi nostri, si intende), per reinventare una zona residenziale ormai vetusta. Risultato? Appartamenti fatti sgomberare in attesa di demolire e costruire. Risultato? Quartiere fantasma da ormai 5 anni.
A Trento abbiamo un castello magnifico, ovviamente non sfruttato al meglio, vicino al castello una volta si trovava la Questura, ora vuota e lasciata andare, chiusa orrendamente da una cancellata arrugginita. Una delle destinazioni possibili era quella di farne un museo, il millesimo, quel tipo di museo che ha 3 sovrintendenti, 8 dipendenti e 25 visitatori (all'anno). Non se ne è fatto niente e l'edificio giace inutilizzato e in degrado da oltre 5 anni.
(Tutte le immagini sono state ottenute utilizzando Google Maps)
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