Friday, October 11, 2013

Candidati, elezioni e viralità / Lorenzo Dellai

Il prossimo 27 Ottobre i trentini saranno chiamati alle urne per scegliere la composizione del prossimo consiglio provinciale.

Fase fondamentale di una campagna elettorale sono il dialogo e la comunicazione fra candidato ed elettori. Nei prossimi giorni questo blog focalizzerà la sua attenzione sulla modalità, frequenza e tipologia di utilizzo dei nuovi media da parte di alcuni candidati alle prossime elezioni.



Come non iniziare da Lorenzo Dellai? Lo sappiamo, Dellai non è fra i candidati, ma è certamente il politico più rappresentativo del Trentino. Colui che ha fatto della politica una professione. Da sindaco di Trento a governatore della Provincia, eletto e rieletto dai trentini, è finalmente riuscito a conquistarsi uno scranno all'interno del Parlamento. Per oltre un ventennio è stato protagonista della scena politica provinciale, lasciandoci in eredità un tessuto economico allo sbando, con iniziativa privata ridotta all'osso, decine di aziende para-provinciali che pesano come macigni sul bilancio locale, una Trento senza una minima coerenza a livello urbanistico, indicatori economici in costante peggioramento, comunità di valle e tanti altri problemi coi quali chi vive e LAVORA in Trentino deve misurarsi quotidianamente.



Ma veniamo al nocciolo della questione, valutiamolo sui fatti, sull'utilizzo che ha fatto dei social network per comunicare col suo popolo, con gli elettori, coi trentini.






Credo che basti poco per dimostrare l'interesse che ha Dellai nel comunicare col proprio elettorato; questo grafico riporta i tweet del "Principe Vescovo" da Luglio 2008 a Maggio 2013.



Si nota immediatamente come i tweet corrispondano ai periodi di campagna elettorale immediatamente precedenti le elezioni Provinciali di Novembre 2008 prima e per le Politiche di Febbraio 2013 poi. 
Fra la prima elezione e la seconda il nulla cosmico. Per oltre quattro (4) anni nessun Tweet, nessuna comunicazione, niente.

Ma vediamo il tipo di messaggi coi quali il Principe Vescovo ha deliziato il suo elettorato. A Ottobre 2008 Dellai twittava con la frequenza di una bimbominkia il giorno prima del concerto di Justin Bieber; resteranno scolpiti nella memoria tweet del tipo: "Sfoglio i giornali in ufficio"(3 ottobre 2008) o "Sfoglio i giornali" (4 ottobre 2008) o ancora "Sfoglio i giornali in ufficio" (6 ottobre 2008). Il tweet "sfoglio i giornali", nelle sue diverse declinazioni, è stato utilizzato ben quindici volte nell'arco di trenta giorni; d'altra parte, quando idee e argomenti sono pochi, bisogna sapersi arrangiare.
Insomma, all'alba delle elezioni del 2008, i tweet si sono limitati a meri "faccio", "vado a" o "leggo il giornale". Nessun contenuto concreto.

Il mio tweet preferito è, però, il seguente: "ragiona con il suo staff sul web 2.0 e che strumenti utilizzare per avere un rapporto e uno scambio sempre più interessante coi cittadini", era il 6 dicembre 2008. Per i successivi quattro anni nessun tweet è stato scritto. Alla faccia dello "scambio coi cittadini nell'era del web 2.0"! Uno dei difetti del web 2.0 è proprio quello di non dimenticare e di non perdonare certe cadute di stile. Scrivere un tweet del genere per poi sparire completamente sia da Twitter che da Facebook è una chiara dimostrazione del reale interesse del personaggio per la comunicazione coi suoi elettori.

I tweet di Dellai sono puntualmente ripresi poche settimane prima delle elezioni politiche dello scorso febbraio. I messaggi hanno ora un tenore diverso, non più finalizzati a descrivere le azioni, ma le idee. Tanti sono i retweet e le risposte, spesso piccate. 

Fra i messaggi di questo "Dellai bis su Twitter" mi ha colpito particolarmente questo: "Trentino, Alto Adige e Valle d'Aosta sono le sole realtà autonome montane italiane che hanno saputo trattenere i giovani sul territorio" 7 Febbraio 2013.
Vorrei rispondere a Dellai con questo articolo di Repubblica (Giugno 2013) nel quale si legge testualmente "Emilia Romagna, Lombardia, Trentino, Piemonte e Liguria sono le Regioni dalle quali c'è stato un boom di migranti all'estero per fronteggiare l'assenza di lavoro" e ancora "Trento (+35%), dove l'emigrazione ha registrato la crescita più consistente, [...] unito a una forte difficoltà a trovare lavoro (+88% in 5 anni)".

Altro articolo interessante pubblicato da L'Adige lo scorso agosto sull'argomento: "Anche nel nostro territorio, è chiaro, la disoccupazione giovanile ha sfondato ormai il 20% e i nostri ragazzi faticano a trovare un'occupazione".


Un politico, Dellai, totalmente ignorante sulle dinamiche socio economiche del territorio che ha governato per 20 anni... e i suoi messaggi sul web 2.0 sono lì a dimostrarlo.


Penso che per questa prima puntata possa bastare... anzi, un'ultima cosa... è il momento del pagellone!



IL PAGELLONE
del (non)canditato Dellai Lorenzo

Frequenza: il candidato dimostra di avvicinarsi ai social media solamente sotto elezione, per poi sparire e lasciare i propri elettori smarriti negli angusti spazi del web 2.0. Voto 3

Contenuti: troppi tweet sono così precotti da far concorrenza alla Findus nel banco delle zuppe pronte. Poca sostanza, tanta aria fritta. Sta però migliorando col tempo. Voto 5


Viralità e appeal: praticamente nulli. Divertenti alcuni scambi di idee con qualche politico avversario, ma niente di nuovo. La promessa di utilizzare i social media come mezzo di comunicazione coi cittadini avrebbe fatto impallidire Pinocchio. Noioso. Voto 5


In definitiva, il candidato non si è impegnato, contenuti scarsi, puntualissimo riappare sotto elezioni, per poi sparire. Voto finale 4.



Se nonostante tutto siete degli affezionati follower di @lorenzodellai, ci permettiamo di consigliarvi un altro account simile per contenuti e puntualità che potrete trovare altrettanto interessante: Big Ben Clock