Polemica non nuova quella su chi viaggia coi mezzi pubblici senza pagare. Di recente se n'è occupato L'Adige con un articolo nel quale si legge che la Provincia ha intenzione di inserire dei tornelli, al costo di circa 20mila euro l'uno, su alcune linee di autobus per sperimentare (sperimentazione che durerebbe quasi due anni!!!) un nuovo sistema di accesso.
Come al solito negli uffici della PAT si perdono con lungaggini e soluzioni poco intuitive.
Analizziamo il problema:
- chi usa i mezzi pubblici deve pagare;
- chi gestisce il trasporto pubblico deve mettere l'utente in condizione di pagare.
A Trento e generalmente in tutta Italia le persone che non pagano il biglietto sono troppe. Ho viaggiato sufficientemente per poter dire che nel resto del mondo si sale davanti esibendo il biglietto: Inghilterra, Irlanda, Germania, Malta, Stati Uniti, Finlandia, Estonia. Fra i commenti all'articolo de L'Adige troverete molte altre testimonianze.
Foto di Matteo Spina
Far salire gli utenti solo dalle porte anteriori comporta una serie di problemi, ma riduce drasticamente il numero dei cosiddetti portoghesi.
Quali sono le problematiche?
1) tempi di percorrenza: va da sé che la salita sui mezzi risulterebbe più lenta;
2) disponibilità del personale: i sindacati probabilmente si opporrebbero al doppio ruolo autista/controllore;
3) maleducazione: tanta gente proverebbe a salire dalle porte posteriori, causando problemi agli altri utenti;
4) abitudine: purtroppo in Italia non abbiamo la cultura del "si sale davanti", ci sarebbero proteste e inevitabile confusione.
Val la pena sopportare questi disagi? A mio avviso sì, assolutamente. Trovo odiosa l'abitudine di viaggiare senza biglietto.
I maggiori introiti potrebbero essere in parte usati come indennità per gli autisti; autisti che, però, dovrebbero collaborare fattivamente. Francamente trovo che non ci si trovi più nella condizione di fare barricate quando il datore di lavoro, pubblico o privato che sia, ci chieda un ragionevole aumento delle mansioni.
In conclusione ritengo che il problema "portoghesi" debba essere affrontato come segue:
- introduzione graduale della salita dalla porta anteriore con esibizione del titolo di viaggio all'autista;
- su tali linee gli autisti dovrebbero essere coadiuvati da colleghi (controllori) o forze dell'ordine, in particolare sulle tratte più sensibili;
- permettere l'acquisto del biglietto a bordo; prezzo un euro, così da velocizzare la transazione evitando di dare resto in centesimi;
- NON installare tornelli sugli autobus, piuttosto utilizzare quelle risorse (20.000 euro / autobus) per assumere controllori a tempo determinato;
- creare un senso di "comunità", ovvero far capire agli utenti che il biglietto deve essere pagato da tutti, si sale solo davanti e chi prova a salire dietro non deve essere aiutato, ma segnalato.
- biglietto unico per autobus, Trento-Malè e Ferrovia della Valsugana (nei tratti entro il territorio comunale).
Non si tratterà certamente di un percorso veloce, ma è doveroso provarci. Nel resto del mondo lo si fa praticamente ovunque, facciamolo anche da noi: saliamo davanti e paghiamo il biglietto.
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