Tuesday, August 13, 2013

La mia visita alla Torre Civica

A luglio ho finalmente avuto l'occasione di visitare la Torre Civica. Avevo deciso di parlarne tempo fa, ma quelli di TrentoToday sono stati più veloci di me.

Questo blog si chiama Polemica su Trento, ma prima di farla credo sia giusto spiegare come si svolge la visita.

La visita va prenotata, meglio se in anticipo, presso il Museo Diocesano dove verrà fatta firmare una liberatoria e si pagherà la tariffa. Si può salire in gruppi di massimo otto persone e sono organizzati solamente due gruppi al giorno per sei giorni a settimana, martedì escluso. 
So per certo che, ad oggi, il numero di richieste ha quasi sempre raggiunto il limite massimo giornaliero di visitatori.

Il prezzo è di 7 euro.

La visita guidata dura circa un'ora e inizia con una breve descrizione della torre vista da Piazza Duomo, dalla quale si possono notare i diversi strati corrispondenti ad altrettanti periodi di costruzione.
Il clou della visita è ovviamente la scalata alla cima della torre. Ogni stanza ha una sua storia e i suoi rudimentali affreschi, dipinti solitamente dai detenuti che vennero confinati all'interno della torre.
In certi tratti la salita è piuttosto scomoda a causa della ripidità dei gradini. Attenzione anche a non sbattere la testa nei punti dove il soffitto si fa più basso.
Già sapevo che non sarebbe stato possibile accedere all'ultimo piano della torre, la visita termina infatti al penultimo piano, là dove si trovano le campane.

Al termine della visita mi sono fermato a parlare con una addetta del Museo Diocesano che si è dimostrata molto disponibile nonostante le mie mille domande.

La visita alla torre ha diversi difetti, ma quasi tutti sono in un certo senso giustificabili.

Innanzitutto non dimentichiamo che l'accesso guidato alla torre è una sorta di esperimento voluto dal comune per verificarne l'attrattività e le modalità di gestione degli accessi.

Le cose che non vanno e che dovrebbero essere migliorate sono:

- le modalità di accesso che devono essere rese più snelle e "last minute" anche per agevolare quelle persone che non sanno della necessità di prenotare in anticipo;

- permettere un numero maggiore di accessi. Ciò è però vincolato all'implementazione di un sistema di sorveglianza che dovrebbe garantire il rispetto dell'edificio (leggi: evitare vandalismi) e l'accesso in sicurezza dei visitatori;

- ridurre il prezzo del biglietto. Questo punto si collega al precedente poichè al momento la guida non ha solamente la funzione di spiegare, ma anche quella di accompagnare e "controllare" i visitatori;

- far accedere i visitatori alla cima della torre.

Insomma tutto è legato alla possibilità di far salire i visitatori da soli. Sarebbe bello potersi fidare della gente, ma purtroppo non si può affidare una torre con secoli di storia a grandi numeri di visitatori senza avere un efficace sistema di controllo e sicurezza. Peccato che non sia stato installato nel corso del recente restauro dell'edificio.

Un ultima nota sul prezzo; queste sono le tariffe di accesso al Museo Diocesano (spiacente per la scarsa qualità della foto).

Troppe fasce di prezzo! Inoltre coi 7 euro pagati per la visita alla torre sarebbe stato carino far accedere i visitatori anche al Museo Diocesano.

In conclusione, la torre potrebbe diventare un valore aggiunto di grande importanza per l'offerta turistica di Trento se solo la si rendesse più fruibile.
Mi auguro che chi di dovere ci riesca, in tempi brevi e senza perdersi in lungaggini e complicazioni varie.

E ora spazio alle foto.








Concludo con un breve video fatto col tilt effect.









No comments:

Post a Comment